Kastellorizo
Un’oasi di bellezza e di pace
Italiani – greci: una faccia una razza
È da questa piccola isola, lembo di terra più a Oriente della Grecia, che ci arriva questa frase così vera e che ci sentiamo ripetere in ogni angolo dell’Egeo ogni volta che ci presentiamo come italiani.
Location del film “Mediterraneo” di Giuseppe Salvatores, premio Oscar nei primi anni 90, Kastellorizo mantiene intatta l’atmosfera del film, grazie al quale ha goduto in questi anni dell’interesse dei turisti da tutto il mondo.
Un’isola di confine, in cui si respira il forte orgoglio patriottico greco ma in una contaminazione sana con l’atmosfera della vicinissima Turchia. A Kastelorizo il meltemi non arriva e il vento è quasi sempre assente. L’acqua del mare, dai colori cristallini, raggiunge temperature impensabili in tutte le altre parti dell’Egeo, regalando bagni lunghissimi a 28°.
La cittadina è costruita sul lungomare tutt’intorno a un porto a U, dove è possibile ormeggiarsi in banchina o restare alla fonda in rada sentendosi come al centro di un palcoscenico teatrale. Il lungomare è punteggiato di case basse dai colori cangianti, piccoli edifici finemente restaurati che ospitano locali, bar e taverne che regalano una vivace vita notturna. Un viottolo in salita con una lunga scala conduce alle rovine del castello da cui è possibile godere una vista magnifica sul porto.
Più tranquilla, la sosta in rada davanti all’isoletta di Aghios Georgos, dove una volta c’era solo una piccola chiesetta oggi convertita in taverna. Un ampio spazio di acqua turchese dove si perde il senso del tempo e che offre la possibilità di scendere anche al piccolo porticciolo peschereccio di Mandraki.
Imperdibile a Kastellorizo, la grotta azzurra, la cui apertura è quasi invisibile dall’esterno ma a cui si accede a nuoto o con un piccolo tender e che all’interno si apre in una grande cavità dai toni intensi del blu cobalto che non ha nulla da invidiare all’omonima grotta di Capri.