I luoghi del cuore

Karpathos

Per chi cerca un’isola che non è per tutti, Karpathos è la meta ideale. Una lingua di terra verticale, sottile e sinuosa posizionata proprio al centro dell’Egeo meridionale. Per il suo carattere di navigazione impegnativa, Karpathos, è totalmente fuori dai circuiti tradizionali. L’isola è una vera e propria fabbrica del vento, dove la bonaccia, si narra, non abbia mai fatto capolino. Una cinta montana crea un vento potente che a tratti scende giù in raffiche impetuose dalla montagna. La sua lunga costa orientale, tuttavia, offre numerosi ridossi e ancoraggi sicuri: come il porticciolo di Diafani, piccolo borgo di pescatori, oasi di quiete rimasta pressoché intatta e da cui si raggiunge velocemente in autobus il borgo montano di Olymbos dove il tempo sembra essersi fermato; o come il vivace porto principale dell’isola, Pigadhia, che la sera si riempie di vita, o ancora come le rade meridionali spazzate dai venti e paradiso dei windsurfer. Sulla costa ovest dell’isola, quasi sempre battuta dal vento, c’è un fiordo dall’apertura strettissima, Tristomo, protetto da qualsiasi vento.

In testa a Karpathos, a mo’ di cappello, la piccola e disabitata isola di Saria, offe tre splendidi ancoraggi sulla costa orientale tra colonne di roccia e mare limpidissimo. A terra solo allevamenti di api e un mulo.